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Amore violento
C'è un solo modo di cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato.
Buongiorno! Ho disperatamente bisogno del vostro consiglio. Sono 9 mesi che abito con il mio fidanzato, ho cambiato paese, ho lasciato lavoro...tutto per lui.
Il mio fidanzato è molto geloso e soprattutto molto possessivo, da quando abito con lui io non ho più una vita mia, tutto deve essere legato a lui.
All'inizio la vita con lui era insopportabile: io lo aspettavo a casa e non facevo niente della mia giornata, ogni giorno uscivo a spasso da sola perché non potevo stare chiusa in casa dalla mattina alla sera, lui quando tornava metteva il muso perché sono uscita, certe volte mi guardava le mutande, verificava le tazze di cafè per vedere se c'è stato qualcuno da noi, ma io non conoscevo nessuno, non parlavo neanche il francese, con lui parlavo sempre in inglese.
Dopo un po di tempo sono finita a stare ferma in casa, non mi lasciava neanche aprire la finestra per paura che la gente guardasse dentro.
Abbiamo litigato tante volte perché io cercavo di esprimere che penso, ogni volta lui distruggeva degli oggetti, picchiava i muri dandomi una forte ansia e paura. Ad un certo punto sono arrivata a mettergli le mani addosso perché colpiva fortemente il letto col piede quando cercavo di dormire. Ero stufa di sopportare tutto questo e sono partita un giorno quando lui era al lavoro.
Quando ha scoperto a minacciato che si ammazza che senza di me non può vivere e mi sembrava serio...avevo paura che si facesse del male allora sono tornata da lui con la condizione che lavori ed abbia la mia libertà.
Allora lui ha accettato che io vada a lavorare al negozio di sua madre ma mette sempre il muso, mi chiede se qualcuno a parlato con me, adesso e gelosissimo del compagno di sua madre, ma comunque uscire da sola pure per comprare il pane non è concepibile per lui.
Il nostro rapporto a casa va sempre bene, mi tratta come una principessa se io non esco di casa senza lui.
Lo amo, pure troppo per accettare una cosa del genere.
La ragione per cui sto con lui è che sperò che lui cambi visto che ha cambiato un pochino nel ultimo tempo.
La mia paura è la sua aggressività perché ogni volta che abbiamo delle discussioni oppure se io gli dico qualcosa che non gli piace, lui rompe o distrugge qualcosa. Mi ha distrutto il telefono (anche se per la sua colpa adesso parlo solo con la mia mamma) e una volta quando abbiamo disputato perché mi ero seduta su una sedia in banca e indossavo una gonna, lui mi ha insultata di continuo per 4 ore e non ce la facevo più a sopportare allora gli ho dato due schiaffi e lui mi ha spinta a terra e mi ha buttato adosso la mia borsa.
Dopo che ho scritto un intero romanzo ma senza dire tutto le mie domande sono:
1.E' possibile che lui cambi? Perché sono due mesi che si comporta come un agnellino, è dolcissimo, così dolce da soffocarmi ogni secondo pure quando sta al lavoro mi chiama ogni 10 minuti.
Ma quando si litiga, lui si trasforma, non mi rispetta in assoluto, e diventa aggressivo.
2.E' possibile che mi faccia veramente del male se lo lascio?
Vi ringrazio!
Risponde la Dott.ssa Simona Segantin
Gentile Mihaela, credo che sia vero ciò che lei stessa afferma e cioè che ama il suo fidanzato “pure troppo” e ciò a discapito dell'amore per se stessa.
Per trovare le risposte alle sue domande le suggerisco la lettura di un libro: “Donne che amano troppo” di Robin Norwood.
Il libro inizia così: “Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere … stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amor nostro, stiamo amando troppo”. Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi a cambiare un uomo “sbagliato” per noi.
Amare in modo sano vuol dire amare prima di tutto se stesse, per poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo giusto per noi.
Provi a chiedersi se la strada per amarsi è quella di restare legata al suo fidanzato e, se non fosse così, non credo certo che valga la pena di restare legati a una persona solo per paura che si faccia del male o che ci faccia del male
I miei auguri più sinceri
Risponde il Dott. Massimo Ventura
Mia cara signorina Mihaela,
la sua lettura della sua storia e della sua situazione è fin troppo chiara e non mi lascia spazio per dubbi di qualsivoglia tipo.
Non credo che il suo fidanzato, cambierà atteggiamento, data questo tipo di partenza nel vostro rapporto. E' possibile che lui decida di farsi del male - se questo suo atteggiamento non è tutto a suo uso e consumo, in pratica falsamente dimostrativo - nel caso lei lo lasci. Ma vedo molto più rischiosa l'eventualità che possa esser lei vittima di una reazione violenta di lui. Io non vorrei che lei si spingesse a scoprire cosa si può celare dietro queste possibilità. Si fermi prima.
Sono anche del parere che una mail, per quanto accorata come la sua, o dettata dalla volontà di esserle in qualche modo d'aiuto come può essere questa mia, non possa risolvere il suo problema.
Se lei davvero sente il bisogno di un appoggio e di un aiuto per prendere coscienza e consapevolezza sia della sua situazione che delle sue possibilità di tornare ad avere una vita normale come chiunque altro, la invito caldamente a prendere contatto con un collega del suo territorio o, ove fosse possibile, con una qualche associazione per la tutela dei diritti della donna. Ve ne sono, con diverso titolo, sparse per tutto il paese, specie con l'attuale campagna informativa e tutelativa. Anche presso un consultorio della sua Asl di zona dovrebbe riuscire a trovare un supporto per la sua situazione.
Credo, mia cara signorina, che lei si sia preoccupata fin troppo per lui, credo sia ora che lei torni a preoccuparsi per sé stessa. E che chieda opportuno supporto e tutela in questo.
C'è uno spot che vedo sempre attaccato sulle pareti dei bus, non so se a lei è mai caduto sotto gli occhi: "C'è un solo modo di cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato." E quella che vive lei, signorina, sia chiaro, è violenza. Forse non sarà sempre fisica, potrebbe obiettarmi lei, ma le assicuro, sempre di violenza si tratta, quando una persona viene impedita nella sua libertà di essere e vivere liberamente la sua vita.
Sia coraggiosa, signorina. Può riprendersi la sua vita. Ed è proprio questo il punto. Può.
Con i miei migliori auguri di tutto,
Questa è una delle risposte date alla domanda “Amore violento” presente su Psicologi-Italia.it.